Ad Ischitella ritorna la tradizionale benedizione degli animali nel giorno di Sant’Antonio Abate, protettore degli allevatori e animali domestici appunto. Decine di animali tra cani, gatti, e un tenere agnellino, hanno ricevuto la benedizione da parte del parroco Don Berardino Iacovone sul sagrato della Chiesa di San Francesco d’Assisi.

Una nuova e antica tradizione

Sant’Antonio Abate ad Ischitella è una celebrazione non recente, e affonda le radici nei secoli passati. Il giornalista Giuseppe Laganella, attraverso un documento che riguarda la visita pastorale dell’arcivescovo Tiberio Muscettola del 10 gennaio 1686, ha scoperto che la Chiesa di Sant’Antonio Abate, già presente ad Ischitella nel 1100, era molto attiva e riceveva dei proventi. Sempre Laganella, in un documento dell’Archivio di Stato di Foggia del 1806, ha trovato alcune informazioni inerenti ad una processione e mensa che veniva svolta per festeggiare Sant’Antonio Abate. In questo documento inoltre sono riportati i censi che i cittadini pagavano per l’Ospedale di Sant’Antonio.

Il documento della visita pastorale dell’arcivescovo Tiberio Muscettola del 10 gennaio 1686
Chiesa di Sant’Antonio Abate ad Ischitella (foto dal libro “La storia di Ischitella dalle origini a fine 600 attraverso i cognomi estinti” di Giuseppe Laganella

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