ischitella46.jpg
Pietro Giannone PDF Stampa E-mail
fonte: Wikipedia.org
"...non solo i corpi, ma, quel che � pi�, anche le anime, i cuori e gli spiriti de' sudditi si sottopose a' suoi piedi e strinse fra ceppi e catene..."

Pietro Giannone (Il Triregno. Del regno terreno, Del regno celeste,
Del regno papale, pubblicato postumo nel 1895)

Pietro Giannone (Ischitella 7 maggio 1676 - Torino 7 marzo 1748) fu un filosofo, storico e giurista, esponente di spicco dell'Illuminismo italiano.


Pietro Giannone
Biografia
Discendente da una famiglia di avvocati, a diciotto anni lasci� il paese natale Ischitella, nei pressi di Foggia, per intraprendere gli studi di giurisprudenza a Napoli.

Nella citt� partenopea consegu� la laurea entrando ben presto in contatto con filosofi vicini a Giambattista Vico e apprezzando le idee di Cartesio e Nicolas Malebranche.

Ma i suoi interessi non si limitarono soltanto al diritto ed alla filosofia, appasionandosi anche agli studi storici e dedicandosi per ben vent'anni alla stesura della sua opera storica pi� conosciuta Dell'istoria civile del regno di Napoli, che gli caus� tuttavia numerosi problemi con la Chiesa per il suo contenuto.

Costretto a riparare a Vienna presso la corte asburgica, ottenne protezione e sovvenzioni dall'imperatore Carlo VI, il che gli permise di proseguire indisturbato i suoi studi filosofici e storici.

Busto di Pietro Giannone Il suo tentativo di rientrare in patria fu ostacolato dalla Chiesa, nonostante i buoni uffici dell'Arcivescovo di Napoli recatosi a Vienna per convincerlo a tornare a Napoli, e fu costretto a trasferirsi a Venezia dove, apprezzatissimo dall'ambiente culturale della citt�, rifiut� sia la cattedra alla facolt� di Giurisprudenza dell'Universit� di Padova, sia un posto di consulente giuridico presso la Serenissima.

Nel 1735 il governo della Repubblica lo espulse, dopo averlo sottoposto a stretti controlli spionistici, per questioni inerenti alle sue idee sul diritto marittimo e nonostante la sua autodifesa con il trattato Lettera intorno al dominio del Mare Adriatico.

Dopo aver vagato per l'Italia (fu a Ferrara, Modena, Milano e Torino, giunse a Ginevra, patri del calvinismo, dove compose un altro lavoro dal forte sapore anti-clericale Il Triregno. Del regno terreno, Del regno celeste, Del regno papale (pubblicato postumo solo nel 1895) che gli cost� nuovamente la persecuzione delle alte sfere ecclesiastiche culminate con la sua cattura (1 aprile 1736, giorno di Pasqua) in un villaggio della Savoia.

Rimasto nelle prigioni sabaude per molti anni (l'ultima delle quali fu la fortezza-carcere di Torino dove rimase prigioniero per ben dodici anni), fu costetto a firmare un atto di abiura (1738) che non gli valse tuttavia la libert�.

Mor� in carcere il 7 marzo 1748, all'et� di 72 anni.

Istoria Civile del Regno di Napoli Dell'istoria civile del regno di Napoli

Pubblicata nel 1723 in quattro volumi, l'opera ebbe enorme fortuna anche all'estero (Inghilterra, Francia e Germania), dove fu tradotta e studiata, mentre la Chiesa ne avvers� le tesi ponendola nell'Indice dei libri proibiti e comminando al filosofo una scomunica, in seguito alla quale Giannone ripar� all'estero. I temi trattati nell'opera descrivevano lucidamente la situazione morale del Regno di Napoli con precisi riferimenti giuridici, attribuendo le cause della situazione all'influenza negativa della Curia romana. Il Giannone auspicava con quest'opera, tra l'altro, �il rischiaramento delle nostre leggi patrie e dei nostri propri istituti e costumi�.


Il Triregno. Del regno terreno, Del regno celeste, Del regno papale

Nel Triregno, opera aspramente avversata dagli ambienti ecclesiastici, Giannone presenta la religione in un'ottica evolutiva: la Chiesa, con il suo "regno papale" si contrappone al "regno terreno" degli Ebrei ma anche a quello "celeste" idealizzato dal Cristianesimo. Il superamento del male che lo Stato Pontificio incarna, si realizza soltanto attraverso un cambiamento di rotta deciso, mediante la consapevolezza del valore dell'uomo raggiunta attraverso la Storia. Giannone teorizza dunque uno Stato laico in grado di sottomettere l'istituzione papale, anche mediante un'espropriazione del clero dei propri beni materiali. La Chiesa, secondo il filosofo, porta avanti una forma di negazione di quella libert� individuale che deve essere posta come fondamento giuridico e sociale.

 

Bacheca

Poesie di Valerio Agricola

Leggi le poesie
x z