| Ecco l'Arancia del Gargano IGP |
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Raggiungono la quota record di 161, su un totale comunitario di 753, le denominazioni di origine italiane che hanno già avuto il riconoscimento dell'Unione Europea e che per questo saranno promosse e tutelate nei confronti delle imitazioni. Lo rende noto la Coldiretti nel commentare l'iscrizione nell'Albo delle denominazioni di origine dell'Unione Europea dell'”Arancia del Gargano” a Indicazione geografica protetta.
Si tratta - sottolinea la Coldiretti - della seconda arancia italiana dopo l'Arancia Rossa di Sicilia e del quinto agrume dopo i due limoni della Penisola sorrentina-amalfitana - Costa d'Amalfi e di Sorrento – e il Femminello del Gargano anch'esso ottenuto sulle pendici del promontorio pugliese. Dopo l'iscrizione del primo riso italiano a Denominazione di Origine Protetta (Dop), il “Riso di Baraggia Biellese e Vercellese”, la leadership italiana in Europa - continua la Coldiretti - viene rafforzata dall'Arancia del Gargano che porta a 161 i prodotti a denominazione o indicazione di origine protetta riconosciuti dall'Unione Europea , 108 Dop e 53 Igp (51 prodotti ortofrutticoli, 38 oli extravergini di oliva, 33 formaggi, 28 prodotti a base di carne, 3 prodotti da panetteria, 3 spezie o essenze, 2 aceti, 2 prodotti di carne e frattaglie fresche e 1 miele).
L'Arancia del Gargano, i cui riferimenti storici risalgono all'anno Mille, si produce e viene confezionata in un territorio ubicato in provincia di Foggia che comprende i territori dei comuni di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi Garganico e precisamente il tratto costiero - sub costiero settentrionale del promontorio del Gargano che va da Vico del Gargano a Rodi Garganico, fin sotto Ischitella.
Le sue peculiarità - precisa la Coldiretti - sono legate all'epoca di maturazione, non gennaio, febbraio o marzo, ma addirittura fine aprile-maggio, e anche agosto, diversi mesi dopo l'epoca di maturazione di tutte le altre aree agrumicole italiane e alla spiccata serbevolezza che permetteva in tempi passati alle arance del Gargano di sottoporsi a viaggi di 30 e anche 40 giorni e arrivare integri a Chicago, o New York. La produzione di arance - conclude la Coldiretti - non deve superare le 30 tonnellate per ettaro per la tipologia “Biondo comune del Gargano” e le 25 tonnellate per ettaro per la tipologia “Duretta del Gargano”.
Il logo dell'”Arancia del Gargano” è costituito dall'immagine stilizzata di due arance, con rametto fogliato, all'interno di una corona sulla quale è riportata la dicitura “Arancia del Gargano” e in basso e al centro la menzione Indicazione Geografica Protetta.
fonte: NewsFood.com
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