La pesca è uno dei settori che ha maggiormente subito i duri colpi dell’effetto coronavirus. Uno stop forzato per i mercati ittici e i ristoranti, riversato sui pescatori e gli allevatori di mitili, fermati anche loro dai decreti, costretti a vedersi annullate tutte le richieste. Con il subentro della fase 2 si inizia a vedere un barlume di speranza attraverso la graduale ripartenza del settore ristorativo con servizio di asporto e la conseguente ripresa della pesca.

“Siamo pronti per ripartire” è questo il richiamo positivo auspicato da Vincenzo Falco, Presidente del Consorzio dei Pescatori di Ischitella con il quale collabora con Oyster Oasis, azienda allevatrice della rinomata “Ostrica di San Michele”, eccellenza del Lago di Varano. “Abbiamo iniziato l’anno scorso con una produzione di centomila ostriche, e in base alle richieste che abbiamo avuto quest’anno, sia dall’Italia che dall’estero, abbiamo raggiunto la quota di un milione di ostriche” ha affermato Vincenzo nel video collegamento. “L’ostrica è abbastanza apprezzata dagli chef stellati, anche oltre confine – ha continuato – prima della pandemia avevamo richieste dal Canada, dalla Cina, dal Giappone e abbiamo contrattato anche con dei ristoranti di Londra”.

“Purtroppo questa situazione non ci ha aiutato, sicuramente la richiesta non sarà come prima, ma bisogna adeguarsi e andare avanti” ha dichiarato Vincenzo, concludendo “Abbiamo la fortuna di riuscire a gestire un prodotto come l’ostrica che non cresce velocemente. Siamo nei tempi giusti appena riaprirà la vendita”. E con questi buoni propositi Vincenzo ha anche preannunciato l’apertura di un centro spedizioni a Foce Varano, da dove partiranno tutti i prodotti ittici del posto, quali ostriche e cozze del Lago di Varano.

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