Lettera ricevuta dal Dott. Tomaso Lo Buglio:
Abito ad Ischitella da circa 30 anni ed ho potuto notare con il passare del tempo il degrado in cui sta sprofondando il paese. Una volta c'era il rispetto degli altri in ogni circostanza: tutti erano sensibili ed educati.
Da qualche anno il caos più completo regna sovrano.
Non voglio parlare dei branchi di cani randagi che infestano le strade del paese (cosa comune a molte realtà del comprensorio), volevo soffermarmi sulla piazza del paese che è diventata, con il passare del tempo un autentico campo di battaglia.
Dalle 22 fino alle prime ore del mattino tutti fanno di tutto a scapito di tutti.
Macchine parcheggiate in prima seconda e terza fila (esiste su tutta la piazza il divieto di sosta dalle ore 0 alle ore 24), gimcane di auto e moto che girano inarrestabili ed inarrestate con stridio di gomme; stereo a tutto volume che alle 3 del mattino dilettano i timpani degli onesti cittadini; locali pubblici aperti fino alle ore più impensate con urla e schiamazzi da parte degli avventori che turbano il riposo a chi dopo poche ore deve alzarsi per lavorare.
Ho fatto più volte esposti al sindaco, vigili urbani, carabinieri: ho scritto persino al prefetto: ma tutto tace (o meglio tutto NON tace). Gli schiamazzi continuano imperterriti, impuniti ed impunibili a quanto sembra.
Quasi tutte le notti sono costretto a telefonare al comando carabinieri perchè inviino una macchina per frenare il chiasso: ma, svegliarsi alle tre del mattino non è piacevole per nessuno; il sonno poi tarda a tornare e non si vede l'ora che giunga il mattino per svegliarsi e cercare di lavorare, o magari ritornare in caserma a fare l'ennesima denuncia per la notte trascorsa, oppure andare a parlare con il sindaco perchè emetta qualche provvedimento, serio, per arginare il fenomeno.
Da chi di competenza, fino ad ora, c'è stata la chiusura di un locale rumoroso, per un giorno soltanto: ed era il suo giorno di chiusura settimanale.
Come per dire: ti prendo in giro, sapendo di farlo.
Oggi scrivo a LEi, gentile direttore, sperando in una pubblicazione di questo sfogo di un cittadino ormai esasperato da anni di notti insonni.
Per eventuali risposte:
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